Legge 134/2015

La legge 134/2015, approvata il 18 marzo 2015, che affronta la grave situazione dei malati affetti di autismo e delle loro famiglie ha il pregio di affrontare la malattia parificandola nella sua gravità a livello nazionale, sottraendola dall’impasse dei provvedimenti diversi da regione a regione e delle circolari dell’Inps.

La legge 134/2015, approvata il 18 marzo 2015, che affronta la grave situazione dei malati affetti di autismo e delle loro famiglie ha il pregio di affrontare la malattia parificandola nella sua gravità a livello nazionale, sottraendola dall’impasse dei provvedimenti diversi da regione a regione e delle circolari dell’Inps.
Con il nuovo testo di legge si vuole porre ordine nell’ambito della diagnosi e della cura dell’autismo e andare in ausilio ai malati e alle persone che se ne prendono cura.
La legge 134 del 18 agosto 2015 “Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie” è composta dai 6 seguenti articoli”.
1) La legge annuncia che in  conformità con quanto previsto dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite A/RES/67/82 del 12 dicembre 2012, sulle necessità delle persone affette da autismo “prevede interventi finalizzati a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico”.
2) Il testo di legge impegna l’Istituto Superiore di Sanità ad aggiornare le Linee Guida, redatte nell’ottobre 2011, riguardo all’evoluzione “delle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche della letteratura scientifica e dalle buone pratiche nazionali e internazionali”. L’aggiornamento delle Linee guida sul trattamento dei disturbi autistici è previsto per i malati di tutte le età.
3) Indica le politiche regionali in relazione dello “spettro autistico”.Alle regioni e province autonome spetta il compito di:• individuare i centri di riferimento per il coordinamento dei servizi;• stabilire percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali, assicurandone la continuità nel corso della vita della persona;• realizzare strutture semiresidenziali e residenziali per la presa in carico di soggetti minori, adolescenti e adulti.
Il testo di legge oltre ad elencare gli obiettivi che le politiche regionali dovranno raggiungere, illustra un’analisi analitica articolata in 8 punti che le Regioni dovranno seguire per il conseguimento degli stessi.  Di questi  8 punti riportiamo i seguenti :
“l’incentivazione di progetti dedicati alla formazione e al sostegno delle famiglie che hanno in carico persone con disturbi dello spettro autistico”;“la promozione di progetti finalizzati all’inserimento lavorativo di soggetti adulti con disturbi dello spettro autistico, che ne valorizzino le capacità”.
4) Dispone l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) in merito all’autismo, “inserendovi la diagnosi precoce, la cura e il trattamento individualizzato, mediante l’impiego di strumenti basati sulle più avanzate conoscenze” (vedi articolo 2).
5) Prevede che il Ministero della salute promuova lo sviluppo di progetti di ricerca atti alla maggiore conoscenza del disturbo autistico e le “buone pratiche terapeutiche ed educative”
6) Afferma che l’applicazione della legge 134/2015 non debba generare ulteriori “oneri per la finanza pubblica”.
A completezza d’informazione riportiamo quanto pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri l’1 aprile 2016:
“Per dare piena attuazione alla Legge 134/2015, la Legge di Stabilità 2016 (Legge 208/2015 art. 1 c. 401)  ha istituito presso il Ministero della salute un Fondo di 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2016 per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico.
Il 25 febbraio 2016 il Ministero della salute ha firmato con l’Istituto Superiore di Sanità un accordo di collaborazione finalizzato all’istituzione dell’Osservatorio nazionale per il monitoraggio dei Disturbi dello Spettro Autistico. Il progetto ha il duplice obiettivo di effettuare una stima di prevalenza dei Disturbi dello Spettro Autistico a livello nazionale e di costituire una rete pediatrica – neuropsichiatria infantile per la loro individuazione precoce”.

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